Novità per il Regime Forfettario: innalzamento da 65 a 85 mila euro e Flat Tax al 15%

Con l’approvazione della manovra di bilancio 2023, da parte del governo Meloni, saranno introdotte importanti novità che interesseranno le partite Iva ed i lavoratori autonomi, in particolare coloro i quali soggetti al Regime Forfettario; che a fronte di tale manovra cambierà volto.
Dai dati forniti dal MEF, le partite Iva interessate ad entrare nel nuovo regime saranno poco più di 100.000.
Vediamo di cosa si tratta e quali sono i vantaggi e gli svantaggi della Flat Tax per le partite Iva.
In breve, tutti i lavoratori autonomi e le partite Iva con ricavi e compensi annuali non superiori a 85.000 euro si vedranno applicare un’unica aliquota del 15%.
Novità sostanziale è l’innalzamento da 65.000 a 85.000 euro, ovvero il tetto di ricavi e compensi entro cui si può beneficiare del regime forfettario. Una mossa d’anticipo del governo, se pensiamo che già nel 2018 fu Bruxelles a dare il via libera al governo Italiano, che fissò il tetto a 65.000 euro, prospettando una nuova estensione a partire dal 2025, oggi invece anticipata.
Altra importante novità è quella relativa all’uscita da tale regime, che può avvenire nei seguenti modi:
• Uscita immediata nel periodo d’imposta, come riporta il Sole 24 Ore “chi supererà i
100mila euro, a partire dal 2023, dovrà immediatamente uscire dal regime agevolato,
senza aspettare l’anno fiscale seguente (come invece avviene ora)” .
• Uscita dall’anno successivo a quello in cui si superano i limiti, ovvero nel caso in cui si superino gli 85.000 euro rimanendo tuttavia sotto la soglia dei 100.000 euro.
Per i lavoratori autonomi che non aderiscono al regime forfettario, invece, viene introdotta una Flat Tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro, su una quota dell’incremento di reddito 2022, paragonato al più alto reddito dichiarato nei tre anni precedenti e assoggettato all’Irpef.
Infine, per i lavori dipendenti una tassazione agevolata sui premi di produttività che scende al 5% (la norma già esistente prevede una tassazione di favore sui premi di produttività o di risultato attualmente pari al 10%).
Restano invariati gli altri vantaggi di tale regime fiscale, ovvero, nessun limite di età, assenza totale dell’Iva, gestione più semplice, nessun limite di valore per l’acquisto di beni strumentali.

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