Ancora una volta la Cassazione ha riaffermato il principio secondo cui il direttore dei lavori è tenuto a una vigilanza attenta, costante e tecnicamente qualificata, sull’intera esecuzione dell’opera onde verificarne la rispondenza al progetto. Il ruolo del direttore dei lavori si configura, infatti, come centrale nella prevenzione dei vizi costruttivi, attraverso il controllo della conformità al progetto, al capitolato e alle regole dell’arte, assumendo un obbligo di diligenza concreta che non può essere delegato o attenuato.
Difetti edilizi: cause, conseguenze e ruolo della direzione lavori
I vizi costruttivi negli edifici sono dei difetti presenti in un’opera, che coinvolgono sia la funzionalità sia la sicurezza della costruzione. Essi rappresentano una delle problematiche più diffuse e costose del panorama edilizio italiano.
Queste anomalie compromettono la regolarità, la funzionalità o la sicurezza di un’opera edilizia e generalmente possono riguardare:
- errori tecnici, uso di materiali scadenti, cattiva posa;
- la progettazione;
- errori nella direzione dei lavori, come l’assenza o l’insufficiente vigilanza.
Spesso a causa di ciò molti proprietari devono affrontare diverse problematiche che ne derivano, con danni che vengono scoperti solo a distanza di anni dall’acquisto o dalla costruzione, lasciando spesso i cittadini in balia di lunghe e costose battaglie legali.
In questo scenario complesso, la figura del direttore dei lavori assume un ruolo essenziale che va ben oltre la semplice supervisione “burocratica” del cantiere. Non si tratta infatti di un mero controllore, limitandosi a verificare documenti e autorizzazioni, ma di un vero e proprio garante tecnico del committente, che deve tutelare gli interessi di chi ha investito nella realizzazione o ristrutturazione di un immobile.
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